di Filippo Formica da Milano (Pippo il figlio di Cannara)
C’era..c’era..c’era..sono sicuro che c’era! Era in cucina dentro l’ultimo mobiletto, quello sopra il calorifero, seminascosto sotto una fetta di colomba Pasquale, sotto due confezioni di cioccolato fondente e sotto una busta di caramelle al miele.
E’ più di un’ora che sto pensando e ripensando ma sono sicuro che era lì, l’avevo visto una settimana fa e, alla sua vista, mi era venuto un leggero sorriso che voleva significare che le scorte strategiche per resistere in questi giorni di prigionia le avevo: non posso sbagliare nel ricordare questo particolare perché lui era il migliore, il più buono di tutti. Anche l’aspetto esteriore era accattivante, per non parlare della confezione gialla e a tratti marrone con una scritta talmente attraente che soltanto a leggerla, da lontano, al supermercato puntavi diritto a lui e, senza pensarci due volte, lo prendevi e lo inserivi con soddisfazione nel carrello della spesa.
Nei giorni che precedevano il Natale per me era diventato un gesto automatico, siamo diventati subito grandi amici: ricordo che quando andavo al supermercato con mia moglie, a volte, succedeva che lei (per evitare le tentazioni) di nascosto lo toglieva dal carrello, ma io me ne accorgevo subito e, per sicurezza, ne riprendevo almeno due per assicurarmi la mia scorta personale!
Le persone che, attualmente, sono recluse con me in casa dicono di non saperne niente: una dice che è moltissimo tempo che non c’è più e l’altra sostiene che è evaporato. Ma secondo voi un dolce, bello, squisito, morbido e che ti fa sognare ad occhi aperti come un “torrone morbido al cioccolato con nocciole” può evaporare?
Adesso è tutto finito! LUI non c’è più e io sono qui a ricordarlo con profonda tristezza, ma con la consapevolezza che, quando la prigionia finirà, ritorneremo di nuovo amici e lui mi darà di nuovo tanta tanta felicità.
Con un leggero, ma molto leggero, dispiacere mi è toccato ripiegare sulle ultime due barrette di cioccolato fondente: da buon cittadino (attento alla raccolta differenziata) getto la carta delle barrette nell’apposito contenitore e….. BRIVIDO freddo che all’improvviso scorre sulla mia schiena!! COSA VEDO?
Giudicate voi stessi ciò che i miei occhi hanno visto e, soprattutto, ciò che il mio cuore ha dovuto affrontare con coraggio.. Buona giornata a tutti gli amici vicini e lontani. FORZA E CORAGGIO, AVANTI SI VADA!!