Sergio Volentieri – lo Chef delle Nazionali Azzurre

Sono nato a Castiglione in Teverina il 18 giugno del 1947.Fino all’età di tre anni ho vissuto in campagna in un podere ai piedi del paese, vicino alla  chiesa della Madonna della Neve. Come tutte le famiglie contadine di una volta, anche la mia era una famiglia allargata: eravamo io con i miei genitori Ugo e Saide, mio fratello, i miei zii e i cugini.

Nel 1950 la mia famiglia si trasferisce nel centro del paese. Ho frequentato le scuole elementari a Castiglione e le medie ad Orvieto con discreto profitto.  Finite le scuole medie lascio gli studi e mi do alla vita oziosa: pesca al fiume e al bar a giocare a biliardo. Poi alcuni lavori stagionali nell’azienda agricola del conte Romolo Vaselli: pesatura dell’ uva dei contadini in autunno e del grano in estate. Svolgerò questo lavoro anche in trasferta, nella tenuta del conte Vaselli di Tor Bella Monaca a Roma. Forse già si prefigurava quello che sarebbe stato il mio futuro lavorativo.

Nel 1965 vengo assunto a contratto a tempo indeterminato in “Pavesi” e presso l’autogrill di Feronia “Roma Nord”.

Nel 1967 il servizio di leva nell’Areonatica militare. CAR a Falconara Marittima e successiva destinazione Roma, presso il circolo ufficiali del comando della 2ª Regione Aerea.

Congedato nel 1968, riprendo servizio nell’autogrill di Feronia dove mi trattengo fino al 1969. In quel periodo l’azienda Pavesi cercava cuochi da impiegare nel suo primo locale in Svizzera. Non mi feci scappare l’occasione e andai. Dopo sei mesi di servizio nel locale, mi venne affidata la responsabilità della cucina, che portai avanti per i quattro anni successivi.

Nel 1972 rientro in azienda a Novara  e frequento sei mesi di aggiornamento per conseguire la specializzazione di Istruttore di cucina. Ero il più giovane Istruttore di cucina dell’azienda Pavesi. Mi venne assegnata l’area di lavoro: Lazio – Toscana – Emilia. Tutti i mesi riunioni in sede a Novara, ogni giorno un locale diverso. Poi oltre alla cucina si aggiunse il ristorante, poi ancora lo Snack e il Bar.

Nel 1977, con la fusione delle aziende Motta, Alemagna e Pavesi, il mio raggio di azione si è allargato notevolmente.

Intanto nel 1976 trovai il tempo di sposarmi con Carla e di mettere su casa a Castiglione, dove per via del matrimonio vi tornavo con più assiduità. Sono stato presente a Castiglione per tutte feste del SS Crocifisso.

Nel 1979 nasce mia figlia Elisa, una vera gioia della vita!

Nel 1987 inizia il mio Tour de Force lavotativo: in Siria per i Giochi del Mediterraneo.

Nel 1988 sono a Seoul (Korea del Sud) per le Olimpiadi. Con me c’è anche il collega e mio amico compaesano: Gianni Gozzuti

Nel 1989 su provvedimento della presidenza del Consiglio per la ricostruzione del Villaggio Italia, vado in Armenia, colpita dal disastroso terremoto che provocò 35.000 vittime.
1990 ad Atene per i Giochi del Mediterraneo.
Questi anni sono stati intervallati anche da vari viaggio premio dell’azienda, in America dell’Ovest, in America dell’Est, paesi del nord e dell’est Europa.

Sergio con Gianni Gozzuti a Seoul

Nel 1995 ancora al seguito degli sportivi nazionali: a Bormio in Valtellina nella finale di Coppa del Mondo di sci.  Ci sono i nostri campioni Alberto Tomba, Debora Compagnoni e Cristian Ghedina.

Finchè i miei genitori erano in vita tornavo a Castiglione tutti i mesi, dove ho continuato a mantenere con sacrifici la casa che mi ero comperato nel 1977. Non appena mia moglie andrà in pensione tornerò a vivere al mio caro paese, per continuare a frequentare i miei amici e i miei parenti.

Ho lavorato in Autogrill per ben 36 anni percorrendo in autostrada quasi 3 milioni di chilometri. Ora sono in pensione dal 2001. Trascorro il mio tempo a divertirmi con il computer e a fare il “mammo”, preparo il pranzo per la mia piccola famiglia.

Se dovessi rinascere rifarei tutto quello che ho fatto, ma non darei più il 110% ma solo 80% e perché la salute è una sola e quindi va salvaguardata.

Dico questo anche per sottolineare che in tutta la mia vita lavorativa c’è stata solo una malattia:”la rottura della tibia e del perone” e ora con il passare degli anni si sentono i ………silenzio! C’è la privacy!Si può dire che in tutti questi anni abbia dato da mangiare a tutti gli italiani. Dico questo perché l’area di mia competenza serviva oltre 1 milione e mezzo di pasti all’anno.

Nel corso degli anni di lavoro ho coordinato numerevoli ristrutturazioni di locali cambiando metodo di lavoro al personale, il quale doveva essere giornalmente addestrato. Mi ritengo fortunato per tutto quello che ho fatto e soprattutto di essere sopravvissuto a tutti i rischi e gli inconvenienti che una vita come la mia si trovava davanti ogni giorno sotto tutti gli aspetti e in particolare il traffico autostradale.

Cordiali saluti a tutti.

Sergio Volentieri

Album Fotografico di Sergio Volentieri

Intervita a Sergio Volentieri su Rai1

2 risposte a "Sergio Volentieri – lo Chef delle Nazionali Azzurre"

  1. Marcello Camilli 6 gennaio 2011 / 09:47

    Caro amico, oggi più di ieri, mi raccomando, se vuoi vivere a lungo: mangia bene, mangia sano, mangia italiano, segui la cucina del Sig. Volentieri! Buon appetito!

  2. daniele rossi 4 gennaio 2017 / 05:47

    bella storia complimenti. Non sapevo che a CAstiglione ci fosse un cuoco giramondo e di ottimo livello! Grazie per la testimonianza.

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