Grazie a questa sezione del sito si potranno così inviare foto, racconti, riflessioni, ricordi ed anche malinconie, da far conoscere e condividere con tutti i castiglionesi.
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«La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.»
(Gabriel García Márquez, da “Vivere per raccontarla”)
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Filippo Formica (detto Pippo il figlio di Cannara), da Milano
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![]() Incredibile! Oggi a Roma c’era un traffico inspiegabile, accendo l’autoradio e sento che la colpa è di un’inaugurazione di un nuovo Trony a Ponte Milvio, per chi non fosse pratico a poche centinaia di metri dallo stadio, quindi in pieno centro …. gente in fila dalle 4 di mattina, circa 10.000 persone arrivate per accaparrarsi quei pochi articoli sottocosto in occasione dell’apertura!…… Continua >> |
Francesco Chiucchiurlotto
RICORDI DI PADRE LINO CIGNELLI ![]() Il viaggio in Palestina ha avuto un momento particolarmente significativo ed emozionante, l’incontro con Padre Lino Cignelli a Betlemme. Ero con mia moglie ed alcuni amici da alcuni giorni in Palestina e e con l’aiuto dei francescani che a Betlemme, dove alloggiavamo,….. Continua >> |
Marcello Corsi
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Massimiliano Lattanzi
GLI ALLEVAMENTI DELLA INEC VASELLI A CASTIGLIONE IN TEVERINA ![]() |
Nevino Barbanera – Non si considera poeta o scrittore ma autore dilettante della poesia e della letteratura, di cui è lettore e cultore da tanti anni. Suoi scritti, versi, interventi o altro si trovano in numerose riviste di settore ed è inserito in diverse antologie contemporanee. E’ fondatore e Presidente dell’Associazione culturale “Accademia Barbanera”, istituzione no-profit per favorire e sostenere libere iniziative dell’arte, la cultura, la poesia, la letteratura.
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Eravamo lì tutti i giorni, in quel cortile, ventilato ed oscuro, a crocicchio, tra via del borgo e via dell’arco. Vivevamo lì sugli scalini, molto di più nelle vacanze estive, al riparo dalla calura, ma anche nelle giornate invernali fredde e piovose, diventava il nostro sito, un rifugio insostituibile, quieto e sicuro. Era un continuo proliferare di giochi, prevalentemente inventati, immancabile trastullo d’intere giornate. Si passava dalla classica carta, ai già “Monopoli” ….. Continua >>
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C’eravamo trasferiti, di casa, all’interno di Castiglione, dal borgo storico e profondo a Via del pantano, dietro la sede comunale. Per un bambino di quei tempi, fine anni 60, allontanarsi da casa o trasferirsi era come cambiare vita, esporsi ad un viaggio forzato, ad una nuova avventura. La distanza era di poche centinaia di metri ma venivano a modificarsi le abitudini, l’ambiente, i vicini, necessitava crearsi nuovi equilibri sociali, nuove relazioni esistenziali…. Continua >>
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Tutte le mattine, di buon’ora, con qualsiasi tempo, Guerrino Barbanera, mio nonno, attraversava la piazza di S. Giovanni del borgo di Castiglione in Teverina per recarsi al suo laboratorio di calzolaio. Il suo era un lavoro intenso, mattina presto e sera tardi, prevalentemente, come si suol dire casa e bottega, abitava sulla piazza al civico n 2 e lavorava al numero civico 8. Ma ad animare le sue giornate vi erano le varie presenze che circolavano nelle botteghe…..Continua >>
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Tornammo dalla vacanza estiva, insieme alla mia famiglia e a quella di mio fratello Guerrino. Eravamo stati al mare a Riccione per una decina giorni divertendoci molto. Ritirai la posta dalla cassetta era piena di stampe pubblicitarie e delle solite pesanti fatture di utenze domestiche quali telefono, luce, gas. Sembra proprio che ci sia un sottile piacere morboso di qualcuno a farti ritrovare, al ritorno dalle ferie, una quantità di date da onorare. Tra le…..Continua >>
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Quando viene la torrida estate, nonostante le stagioni si siano appiattite e da noi nell’entroterra del centro Italia non è così torrida. Scarseggiano le piogge e la piccola sorgente del nostro campo, in Loc. Renale, nel comune d’Orvieto, diventa secca. Fuoriesce da un anfratto del terreno e incanalata raggiunge una vasca al centro del nostro piccolo appezzamento. In estate goccia soltanto e il nostro orto, coltivato in fretta, stenta e avvizzisce. Se l’acqua l’avesse…..Continua >>
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dalle memorie di Vito Ceccani (il maestro)
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Il 1948, anno cruciale per la storia d’Italia, è vissuto intensamente anche a Castiglione. I giovani delle opposte tendenze politiche si buttano anima e corpo nella campagna elettorale, di cui l’espressione più appariscente è la festa dei manifesti e dei comizi che si svolgono in Piazza Maggiore. Ma il 1948 resta nella storia paesana per un altro più allegro motivo: entra a bandiere spiegate lo sport, quello attivo. Nel 1948 si comincia a giocare…..Continua >>
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